TRIPLO GIOCO

di Lorenzo Parolin[S3/116]

La corda più lunga che le masse bovine si sono conquistate e che i potenti hanno dovuto mollare perché impreparati a contrastare gli strattoni targati progresso economico, ha forse fatto ad esse del bene?
No, perché il popolo ha usato quelle vittorie per farsi del male e perché, sovraeccitato dal successo ottenuto, è diventato ingovernabile.
Le classi dominanti, ripresesi dalla sorpresa, coerentemente concludono: “Il popolo, da solo, non è capace di controllarsi; per il suo bene è meglio accorciargli il guinzaglio; e perché non si arrabbi, è meglio che usiamo l’astuzia”. Serve dunque inscenare un bel doppiogioco. Le elite economiche invitano le masse a partecipare al gioco truccato degli investimenti finanziari e delle richieste di mutui, e queste, sentendosi nobilitate da tanta considerazione, si precipitano a farsi spennare dagli organizzatori del gioco sporco, i quali, ovviamente, vanno fieri di riuscire a contenere le masse con metodi non violenti; si sentono addirittura dei filantropi.
La “nobiltà e l’aristocrazia”, avendo a cuore l’ordine mondiale, pur di mantenere il popolo alleggerito , e quindi meno esposto alle cattive digestioni , si fanno carico di consumare le “eccedenze”. Se i “migliori” non si sacrificassero facendo una vita da spendaccioni, il mondo non calmierato sarebbe molto più caotico!
Qualcuno vi leggerà dell’ironia in queste righe, e sono certo che tutti sarebbero pronti a provare l’ebbrezza di avere il problema di non sapere come fare a spendere i soldi, ma questo gioco ha qualcosa di demoniaco e, oltre alle vittime (i perdenti), stritola anche i carnefici (i vincenti). Il grande stratega del male (il Principe di questo mondo), fa sì che i deboli vengano beffati economicamente e che i ricchi, immersi nelle mollezze, infiacchiscano fisicamente e si debilitino spiritualmente. Così toglie vigore ad entrambi e li tiene tutti insoddisfatti. Ma il doppio gioco inscenato con successo dai furbi sui meno avveduti non paga, anzi, si ritorce sui vincenti e li debilita, perché il doppio gioco alla fine si rivela essere triplo.
Come? Nemmeno i ricchi, i potenti e gli uomini di successo sono contenti?
No, nemmeno loro; la felicità non è un fatto economico, viene da ben altre onde.
In sintesi, il Demonio ha trovato il modo di far soffrire tutti anche in presenza del progresso. Qual è dunque la soluzione del grande gioco al massacro or ora descritto?
Consiste nel portarsi in massa fuori dal gioco!
E si può sapere come?
Potrà non piacere che la soluzione passi attraverso l’adesione ai valori dello spirito, ma sembra proprio che non ci siano alternative. Alla crisi siamo arrivati passo passo allontanandoci da Dio.

Ricco e potente, non stai rischiando un po’ troppo facendo finta che non ci sia niente di più di ciò che vedi e che tocchi?

Non disperare; tutto ciò che accade di male, benché non sia voluto da Dio, avviene con il suo permesso, quindi, anche gli eventi più tragici vengono riciclati e riutilizzati nel Suo progetto.

[rif. www.lorenzoparolin.it S3/116]